Trend tecnologico fullflash

FULL FLASH: SISTEMA STORAGE DATI CHE RIVOLUZIONA LE AZIENDE

Un flash storage è un circuito del tutto integrato contenente vari flash chip, utilizzato per sostituire i dischi a rotazione tradizionali, presente in lettori MP3, laptop e server.

Mentre un disco rigido tradizionale sfrutta piastre e testine rotanti per leggere i dati da un dispositivo magnetico, come un giradischi, un flash storage invece utilizza supporti elettronici, o una memoria flash, per migliorare notevolmente le prestazioni, eliminando il ritardo di rotazione e il tempo di posizionamento.

Non essendoci nessun meccanismo di rotazione, la rumorosità è assente come lo è anche la produzione di calore; inoltre vi è un rischio minore di rottura, maggiore resistenza agli urti, riduzione dei consumi durante la lettura e la scrittura e dei tempi di accesso e archiviazione dei dati.

Le memorie a stato solido consentono di completare le attività di scrittura anche in caso di mancanza di tensione, grazie ad un super condensatore o di una batteria di backup, che garantisce energia sufficiente per concludere l’operazione in corso.

La connessione può avvenire con cavi di tipo SATA, collegando un SSD ed utilizzando una normale interfaccia SATA2 (3Gb/s) o SATA3 (6Gb/s).

Full Flash, anche detto All Flash

Permette il cambiamento delle strategie di business di un’azienda, garantendo il suo continuo aggiornamento, attraverso l’unione delle performance All-Flash alla gestione centralizzata dei dati (dalla flash, al disco, al cloud).

I principali vantaggi offerti dalla tecnologia Full Flash sono i seguenti:

  • aumento delle prestazioni dei database con tempi di risposta 20 volte più veloci
  • storage ridotto da cinque a dieci volte con relativi riduzione dei costi
  • rientro dell’investimento in tempi brevi, risparmiando sui costi di licenza di server e database
  • supporto di migliaia di utenti VDI
  • trasferimento dei carichi di lavoro tra tier on-premises e cloud.

Tra le possibili soluzioni, riguardo Microsoft SQL Server, All Flash:

  • aumenta il throughput del database e il ROI
  • limita o elimina il downtime, pianificato e non, grazie a operazioni senza interruzioni
  • ottimizza lo storage di SQL Server
  • elimina il microtuning delle performance e riduce l’overhead amministrativo.

Un’azienda potrebbe trarre notevoli vantaggi dai dispositivi NAS in quanto, oltre alla loro semplicità di utilizzo, permettono l’archiviazione dei dati in un solo dispositivo a cui possono accedere tutti i nodi della rete, implementando in questo modi gli schemi RAID (Redundant Array of Indipendent Disks), che garantiscono un’elevata gestione della sicurezza dei dati.

Un NAS è un dispositivo di rete che permette la condivisione e l’archiviazione di documenti tra i vari nodi di una rete LAN (documenti di testo, video, file audio, immagini, ecc.)
Ogni NAS ha un proprio indirizzo IP locale, attraverso il quale è riconoscibile da qualsiasi altro nodo collegato alla stessa rete LAN.
Diversamente dai file server tradizionali, un NAS (Network Attached Storage) evita l’interruzione improvvisa del proprio funzionamento a causa di un malfunzionamento.

Un’altra tipologia di storage di rete è il DAS (Direct Attached Storage), che a differenza del NAS, permette il collegamento al server senza il tramite di una rete.

In più,  è possibile affidarsi alla tecnologia  SAN (Storage Area Network): a differenza del NAS, gestito tramite un sistema operativo ridotto per coordinare le diverse risorse disponibili per l’archiviazione e il backup, esso non ha un sistema operativo e la gestione è riservata ai diversi dispositivi connessi alla rete LAN.
Così gli hard-disk del SAN vengono riconosciuti dal sistema come dei dischi rigidi e sono visibili tra le risorse di archiviazione dei dispositivi collegati alla rete LAN.
I NAS si collegano attraverso i cavi Ethernet, i SAN invece attraverso cavi di fibra ottica, avendo delle prestazioni molto superiori.

L’implementazione di un server con NAS può avvenire attraverso l’utilizzo di memorie flash, integrando un sistema NAS originario, pre-configurato e personalizzabile dall’utente; attraverso l’installazione di un sistema operativo su un hardware o attraverso l’utilizzo di un server già pre-configurato.

A presto per un ulteriore e specifico approfondimento